17.11.11

La famiata di Rosalia, di Simonetta Agnello Hornby

"Fare il pane era un lavoro di gruppo faticoso, ed era <<cosa>> di donne. Ciascuna madre panificava per il proprio nucleo familiare - a turno e in giorni diversi -, ma tutte le altre, dalle anziane alle bimbe, erano pronte ad aiutare.(...)
Rosalia ci pemetteva di assistere alla famiata a condizione che non disturbassimo. La sera prima andavamo a casa sua per il primo stadio della panificazione. Con fare solenne, prendeva dalla madia una pagnottella di pasta lievitata della settimana precedente, la livatina, che aveva lasciato a seccare. Noi, tutte comprese, la guardavamo togliere con decisione la crosta esterna rivelando all'interno la pasta giallo paglierino e spugnosa, trasformata in lievito; quando ce la faceva annusare, aveva un odore dolce-salato. Poi Rosalia la lavorava in una piccola majdda - un recipiente di legno rettangolare dai lati alti e svasati - dove aveva sparso un po' di farina e uno spruzzo di sale, per far uscire aria e gas; dopo di che, la lasciava riposare. Nel frattempo, versava nella majdda due chili di farina, formandovi al centro una conca; quindi, vi aggiungeva la livatina sciolta nell'acqua tiepida e impastava. Il lievito così ottenuto, 'u crescenti, avrebbe riposato fino al mattino seguente e poi sarebbe stato aggiunto alla farina per il pane della settimana."

Questo è un brano del bel libro UN FILO D'OLIO di Simonetta Agnello Hornby, di recente pubblicato dall'editore Sellerio, e giunto già alla settima edizione.
L'autrice lo definisce in una intervista "una autobiografia delle mie estati in Sicilia fino ai 14 anni, in cui accludo le ricette di mia sorella Chiara, ispirate a quelle di nonna Maria. Un libro dei miei ricordi e delle ricette, di quello che si mangiava allora. Della vita in Sicilia d'estate in una casa di campagna...."
Puoi vedere la video intervista integrale a Simonetta Agnello Hornby cliccando qui

Questo libro mi è piaciuto molto, e ho cominciato a regalarlo.
Consiglio di comprarlo o prenderlo in prestito in biblioteca, leggerlo, regalarlo, ed eventualmente tenerlo in cucina, dove nel preparare le ricette che ci sono si macchierà un po' di olio, pomodoro... e va bene così...
sdt