2.12.11

Muffuletta (pane di San Calogero)

Si svolge ogni anno la prima domenica di settembre a Porto Empedocle in provincia di Agrigento la Festa di San Calogero.
La  festa è descritta anche nel primo romanzo di Andrea Camilleri Il corso delle cose, scritto nel 1967 ma pubblicato molti anni dopo.
La tradizione si richiama ad un evento successo pare nel V secolo d. C.
Racconta Camilleri: "Quando San Calogero era vivo, una peste tremenda aveva principiato ad ammazzare a centinaia la gente del paese, che allora era fatta di contadini, e il santo si era fatto in quattro per curare gli ammalati, ma quelli che riusciva a guarire dalla peste morivano lo stesso, deboli com'erano, per mancanza di cose da mangiare. I ricchi e i nobili, infatti, spaventati del contagio, avevano murato porte e finestre basse delle loro case dopo averle stipate di farina e frumento. San Calogero allora aveva avuto una buona pensata: aveva afferrato capre, muli e cavalli, li aveva legati insieme e aveva aperto la sfilata suonando alla disperata un tamburo. Ai ricchi che si affacciavano pigliati di curiosità, domandava di buttare giù dai balconi, in modo che non ci fosse contatto fra lui e quelli, pane e sacchi di farina. I nobili si erano convinti e il santo aveva potuto salvare i suoi malati."
Ancora oggi durante la festa gli abitanti di Porto Empedocle lanciano dai balconi delle abitazioni i caratteristici muffuletta.