foto di A. S. Ortuzar |
Rivisitando come spesso mi capita la mia vita passata, molte volte mi sono chiesto come ho potuto per tanto tempo e con tanta tenacia scegliere puntualmente la via sbagliata (che poi era quella giusta), e sempre riuscendo non so come a trovare qua e là spazi liberi. Qualche volta mi rispondo che la colpa, o il merito, non è mio ma della sorte che ha messo insieme geni disparati per produrmi quale sono, un animale bisognoso di libertà, ma immerso nelle cose reali, una specie di talpa che vuol sentirsi dentro la terra e là instancabile scava cunicoli solo per arrivare ad aperture nascoste, che si aprano in angoli disabitati della foresta.