Ad accoglierci una graziosa signora di blu vestita, la Dott.ssa Sabina De Tommasi e le referenti per il progetto del Servizio Civile per le Biblioteca Dott.ssa Letizia Tarantello e la Dott.ssa Anna Maria Di Giovanni. Era una mattina tra pioggia e sole. La Signora De Tommasi con un piccolo quaderno innanzi comincia a raccontarci che dall'altra parte di Roma, tra la Prenestina e la Togliatti c'è un ex Mercato Rionale che è stato trasformato in un Teatro Biblioteca...Stupore generale...Il perché quella donna fosse li a parlare proprio a noi fu presto chiaro, servivano dei volontari che si formassero per il primo progetto del Teatro Biblioteca Quarticciolo: i Teatrini in gioco, diretti dal CTA di Gorizia, fu chiesta la nostra adesione, la nostra curiosità, in quattro alzammo la mano in quattro il giorno seguente eravamo sul tra 14 direzione Capolinea Togliatti. E poi Via Castellaneta n. 10, ingresso Biblioteca. C’erano ancora i lavori in corso e poco più di 10 giorni all’inaugurazione. Perché alzammo la mano? Perché il racconto di quello che stava succedendo in quel nuovo spazio ci spiazzò, ci incuriosì e perché c’era una donna che ci credeva come mai avevo visto qualcuno credere in qualcosa e soprattutto credeva che noi, le ragazze e i ragazzi che avevano fatto una scelta di Volontariato Civile potessimo essere la giusta forza da inserire in quella nuova realtà. Dal 12 Dicembre 2007 la mia vita è cambiata, Sabina la graziosa donna vestita di blu è divenuta una “Madre” per me e per tutte le ragazze e i ragazzi che abbiamo avuto la fortuna di incontrarla, perché ci ha permesso di credere anche a noi che il Teatro Biblioteca Quarticciolo poteva e doveva essere un Altro luogo, fuori dagli schemi dei Teatri Stabili, un luogo in cui la stabilità è connessa alle persone che abitano quel territorio e agli artisti che portano in quel luogo le proprie idee e progettualità. E soprattutto che le sinergie messe in comune facevano di noi una comunità, in cui si parla, si cresce, si litiga, ci si innamora tutto in due vie e una scala che diventano vie e scale dell’oltre in cui l’arte e i libri sono veicoli di Vita. Io ho visto le porte di TBQ aprirsi, saltare in aria, essere cambiate, imbellettate, graffiate le ho viste sotto il sole, con la pioggia, sotto i petardi, spalancate, inceppate ma sempre sempre accoglienti, ho visto me crescere grazie ad un luogo, grazie alle persone grazie a una nuova idea di Stabilità.
atrio biblio TBQ - 12 dicembre 2007 |