Archeologia del presente di Sebastiano Vassalli, pubblicato da Einaudi nel 2001.
Ho conosciuto Leo e Michela nell'ottobre del 1970, nell'Istituto tecnico industriale <<G. Marconi>> di * * *. Non ricordo in quali circostanze avvenne il nostro primo incontro, e non ricordo nemmeno cosa ci dicemmo. Sicuramente, niente di memorabile. Eravamo tre giovani appena usciti dall'Università, alle prese con la nostra prima esperienza di lavoro: quella, appunto, di insegnanti precari nella scuola pubblica. Leo, laureato in filosofia, era un ragazzone lungo e magro, con la sua barba scura e gli occhiali rotondi di metallo che lo facevano assomigliare a un uccello notturno. Indossava delle giacchette di velluto da filosofo esistenzialista così striminzite che non riusciva nemmeno ad abbottonarle, e delle camicie a fiori che portava aperte sul collo e che soltanto lui (credo) sapeva dove si vendevano.