IO QUESTO TEATRO LO VOGLIO - LOGISTICA
perché abito da sessant'anni in questo Municipio e prima della sua apertura non ero mai rientrata al Quarticciolo;
perché un Teatro appiccicato alla Biblioteca non lo avevo ancora visto ed ora so invece che è molto utile avere subito, appena esci dalla rappresentazione il testo, i testi, di omologhi e gli affini della proposta culturale che hai appena visto;
perché prima andavo a Teatro 3 o 4 volte l'anno ed ora ci vado 30 volte l'anno spendendo... la metà e mi posso anche fidare della programmazione vista la qualità del Cartellone;
perché ci metto dieci minuti ad arrivare e sono accolta da personale così gentile e sensibile che riesce sempre a trovare un posto comodo per la gamba matta del mio compagno;
perché quando grido Bravo!! agli attori, loro lo riescono a sentire e mi sorridono e la soddisfazione è reciproca;
IO QUESTO TEATRO LO VOGLIO - QUALITA'
perché quando Anna Karenina è scesa dal palco, e venuta proprio da me a raccontare la sua pena ed era così vicina che potevo stringerle le mani protese e poi Sonia Bergamasco, con squisita generosità, mi ha ringraziato per l'aiuto avuto - dice - dalla mia partecipata emozione;
perché ho scoperto che Peppino Mazzotta non è solo il serio e schivo Fazio collega di Montalbano, ma anche regista ed attore strepitoso capace di interpretare in chiave contemporanea - lui solo - tutti i ruoli dell' Orestea;
perché alla fine delle Smanie per la Villeggiatura di Carlo Goldoni, gli attori in abiti settecenteschi, hanno indossato gli occhiali da sole, annullando circa tre secoli con un solo gesto folgorante di sintesi temporale;
perché Emma Dante ha fatto prima a venire e lei da me che io ad andarla a vedere, come mi ero ripromessa;
perché Gabriele Lavia ha voluto regalare proprio a TBQ una Prima Nazionale ed alla fine è stato lui ad applaudire noi;
IO QUESTO TEATRO LO VOGLIO - VARIETA'
perché ho apprezzato dal vivo un affabulatore come Ascanio Celestini, ho scoperto che Marco Baliani è anche un regista interessante, che molti attori di cinema hanno passione e solida preparazione teatrale;
perché in un improvvisato un momento di swing ho ballato in platea con Valerio Aprea e Rocco Papaleo;
perché Ambrogio Sparagna e i suoi musicanti hanno suonato attorno a me coinvolgendomi con i loro ritmi e non sono certo stati quei puntini lontani che - a caro prezzo - ero andata a sentire all'Auditorium;
perché quando Giulio Casale ha cantato Nanda Pivano, ho pensato che quella era la mia generazione e mi sono commossa, anche se non sono mai stata veramente una beat;
perché l'integrazione tra Biblioteca e Teatro è stata perfetta nell'omaggio reso da Ottavia Piccolo ad Anna Politkovskaja con l'incontro in Biblioteca prima e con la piece teatrale dopo;
IO QUESTO TEATRO LO VOGLIO - INTEGRAZIONE
perché ogni anno mi ha fatto salire sul palco insieme a tanti altri spettatori per la Giornata di Lettura Condivisa, curata da persone appassionate ed abili in un clima di condivisione culturale che non ha fatto differenza tra professionale ed amatoriale;
perché ho potuto usufruire – gratuitamente - di uno stage di Accompagnamento alla Visione prima dello spettacolo Ploutos o della ricchezza di Massimo Popolizio tratto da Aristofane;
perché in un Concerto Popolare per Banda e Poesia sono stati portati in gioiosa processione e declamati nei luoghi deputati del quartiere i versi dei poeti (e qui che ho conosciuto Wislawa Szymborska) e poi, alla fine, teatranti e cittadini insieme, ricondotti alla casa naturale, sul palco del Teatro o tra le poltroncine rosse... .
... potrei riempire ancora pagine e pagine di ricordi di questi 5 anni passati a TBQ, sono andata a memoria, e troppe sarebbero le serate da raccontare, le emozioni, le occasioni, le conoscenze...
E ALLORA PERCHE', PERCHE', PERCHE'
DOVREI SMETTERE DI GODERE DI TUTTO QUESTO?