Il bel tempo che fu. Piccolo dizionario personale in disuso, di Luigi Ceccarelli.
Nel gennaio 2008 Luigi Ceccarelli diede alle stampe questo bel volumetto. Era un regalo per gli amici in occasione del suo ottantesimo compleanno.
Nella prefazione scriveva:
Ci sono parole, espressioni, modi di dire, esclamazioni, che non si sentono più. Nessuno più le pronuncia. Sono ormai in disuso, sono cose morte. Eppure se ti si dà il caso di risentirle, molte di queste hanno il potere magico di evocare qualcosa che rimugina subito nella memoria: impressioni tutte lontane, ma tutte perfettamente vive.
Si mette in moto quella personale macchina del tempo che ci porta a spasso dove vogliamo, o, qualche volta, dove vuole lei. Riappaiono ancora situazioni, comportamenti, ricordi scolastici, fatterelli della spensierata adolescenza, assurde spiritosaggini, incancellabili e drammatici periodi bellici e post bellici, il lavoro, il tran tran della vita quotidiana, eccetera.
E in mezzo a quest'eccetera sta tutta la nostra vita.
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