La ringhiera dei miei vent'anni di Bianca Fo Garambois, pubblicato da Giulio Einaudi editore nel 1981.
Il treno che ci portava in città era vecchio, malandato e traballante, con le panche di legno e la locomotiva a vapore.
Partiva alle cinque e dieci dal mio paese sul Lago Maggiore, poi, sbuffando, arrancando, fermandosi a tutte le stazioni, arrivava finalmente a Gallarate.
Qui si cambiava treno ed erano corse affannose per prenderlo per la coda o lunghe attese fra le gelate del mattino.
Cinque ore di viaggio al giorno. Avevo sempre il naso rosso per il raffreddore e un gran sonno: bastava un momento di quiete e mi appisolavo anche in piedi; ma la quiete non c'era quasi mai.
Su quel treno si cantava, si giocava, e qualcuno riusciva anche a studiare.