28.2.11

La tua vita in 30 comode rate (incipit 3)

copertina
Onze
La tua vita in 30 comode rate. Viaggio nell'Italia che vive a credito di Gianluigi Ricuperati, pubblicato nel 2009 da Laterza, collana Contromano.

Questo libro è un quartiere pieno di persone indebitate fino al collo - un quartiere reale: e nel contempo un quartiere ideale, fatto di simili. Il centro di questo libro è il credito, e in particolare il credito al consumo, - la pratica, ormai comune per le nostre banche e finanziarie, di prestare soldi allo scopo esclusivo di acquistare beni poco durevoli. Chiamerò il credito l'Offerta - perché ha una natura prodiga e gentilissima, squillante come una banda militare e apparentemente felice come una bandiera gialla. L'Offerta è una struttura: una serie di decisioni: una serie di persone da una parte e dall'altra. Sono i soldi prestati in Italia, nel primo decennio del Ventunesimo Secolo.

27.2.11

Isola perduta (incipit 2)

foto di A. S. Ortuzar
Isola perduta di Gianni e Orietta Guaita, pubblicato da Rizzoli nel 2001.

Rivisitando come spesso mi capita la mia vita passata, molte volte mi sono chiesto come ho potuto per tanto tempo e con tanta tenacia scegliere puntualmente la via sbagliata (che poi era quella giusta), e sempre riuscendo non so come a trovare qua e là spazi liberi. Qualche volta mi rispondo che la colpa, o il merito, non è mio ma della sorte che ha messo insieme geni disparati per produrmi quale sono, un animale bisognoso di libertà, ma immerso nelle cose reali, una specie di talpa che vuol sentirsi dentro la terra e là instancabile scava cunicoli solo per arrivare ad aperture nascoste, che si aprano in angoli disabitati della foresta.

26.2.11

Incipit

Per il Devoto-Oli  l'incipit è - nei codici - la parola iniziale della formula che si poneva di solito al principio di un'opera o di una sua parte, con indicazioni più o meno precise riguado al titolo e al nome dell'autore. Nell'uso filologico e bibliografico, le parole iniziali di un testo.
Per Wikipedia la voce verbale latina incipit (pronuncia ìncipit; dal verbo incipĕre, "incominciare") è la parola iniziale della formula latina che introduce - talvolta anche con il nome dell'autore - il titolo di un'opera; in filologia e bibliografia con l'incipit si fa riferimento alle prime parole con cui inizia realmente un testo.
Se nella terminologia canonica, la voce incipit definisce propriamente la parola o la frase iniziale di un qualsiasi componimento, l'uso che viene fatto nell'attuale critica letteraria moderna è più esteso. Non solo dunque la prima parola o la prima frase ma l'intera tranche d'avvio che può essere di lunghezza diversa.

Per prepararci all'evento STORIE MINIME, la lettura condivisa che si terrà il prossimo 21 aprile 2011 al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma, abbiamo pensato di pubblicare ogni giorno l'incipit di uno dei libri in bibliografia.
Cominciamo oggi con Lessico famigliare di Natalia Ginzburg, pubblicato nel 1963 dall'editore Giulio Einaudi, nella collana Supercoralli Italiani.

disegno E. Schiele
Nella mia casa paterna, quand'ero ragazzina, a tavola, se io o i mei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: - Non fate malagrazie!
Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: - Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezzi! non fate potacci!
Sbrodeghezzi e potacci erano, per mio padre, anche i quadri moderni, che non poteva soffrire.
Diceva: - Voialtri non sapete stare a tavola! Non siete gente da portare nei loghi!
E diceva: - Voialtri che fate tanti sbrodeghezzi, se foste a una table d’hôte in Inghilterra, vi manderebbero via subito.

16.2.11

Storie minime. Si comincia.

Per il quarto anno il Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma ospita una serata di lettura condivisa (in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore). L'ingresso è libero.
E' una sorta di rito laico. Dato un tema si costruisce piano piano una bibliografia e lettori volontari leggono due pagine del libro che hanno scelto. A metà della serata mangiamo insieme quello che ognuno ha preparato.
L'incontro è seguito da Fusoradio.net, una radio web che lo manda in diretta e lo registra, in modo che sia scaricabile in podcast e quindi riascoltabile sul computer o con un lettore mp3.
Per avere un'idea potete vedere le foto della serata del 2010, intitolata Parole da viaggio.
E ascoltare la registrazione delle letture.

Per prepararci all'evento di quest'anno faremo una prima riunione preliminare aperta a tutti venerdì 25 febbraio alle ore 18.00 al Teatro Biblioteca Quarticciolo, in via Castellaneta 10.

foto Gustavo João de Andrade Vicente
e Ilaria La Corte per la post-produzione

Storie minime
21 aprile 2011 dalle ore 19.00 - Teatro Biblioteca Quarticciolo

un'idea di Sabina de Tommasi, realizzata con Massimo Talone

Da quando siamo entrati in dirittura dei 150 anni dell'Unità d'Italia, abbiamo ricominciato tutti ad interessarci alla storia, a studiarla e ripassarla, a dolerci di non saperne abbastanza; a ripensare alla storia studiata e a quella vissuta e ascoltata.
La Storia studiata a scuola è quella dei condottieri e degli eroi.
Poi c'è la Storia raccontata dai nonni; e dagli artisti che in questi anni l'hanno amplificata e un po' riscritta a modo loro (Celestini, Paolini, Baliani, Enia, Vaselli, Cipiciani, e tanti altri).
Poi ci sono le storie di tutti i giorni, le paure e gli eroismi quotidiani, gli incanti, gli incontri, con gli appuntamenti della storia. Raccontati anche da scrittori improvvisati, ma efficaci, in centinaia di volumi.
Cosa ho fatto quando il primo uomo ha toccato la Luna? dove ho visto la partita che ha consacrato l'ltalia campione del mondo? dov'ero mentre attentavano a Borsellino??
Come eravamo. Perché in come eravamo c'è anche un po' di quello che saremo.
Il Teatro Biblioteca Quarticciolo ogni anno il 23 aprile (Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'autore) ha ospitato una esperienza di lettura condivisa. Il primo anno abbiamo letto tutto intero "Le città invisibili" di Calvino; nel 2009 libri dai quali sono stati tratti film e nel 2010 storie di viaggi, reali e immaginari.
A metà una pausa di degustazione.
Qualche volta ci siamo commossi, altre volte abbiamo riso.
E a stare insieme condividendo sapori e saperi ci si sente più leggeri e partecipi.
Credo che adesso siamo pronti per raccontarci, leggere le nostre storie minime insieme alle storie scritte dagli scrittori di professione.
Storie minime di quando ho preso il tram la prima volta; di quando sono andato per la prima volta alla partita, e la Roma ha perso; delle Olimpiadi a Roma; del giorno che hanno rapito Moro, ecc.
Storie minime, di tutti i giorni, che fanno la Storia.
E ogni lettore potrà aggiungere una foto del suo album o di archivi condivisi e magari anche un breve stacco musicale, per contestualizzare la lettura.
Le nostre storie, e anche le nostre musiche e qualche nostra foto, insieme alle musiche di quel giorno e di quei giorni e alle foto dei tempi che abbiamo vissuto, con uno sguardo positivo al futuro.
Insieme - come sempre - a costruire una corposa bibliografia condivisa; a fare le prove di lettura ad alta voce; insieme a scambiarci libri e idee. Insieme con impegno e leggerezza.
Sabina de Tommasi

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